Art Over Covers in occasione della festa di Halloween presenta alcune delle più belle locandine dei film della storia del cinema horror. Il cinema dell’orrore nasce quasi in concomitanza con la settima arte stessa. I cineasti degli albori, alla fine del XIX Secolo, cercano subito di adattare alla pellicola un genere letterario che in piena Belle Époque è indubbiamente ricercato. La paura va in scena così, oltre che tra le pagine dei libri, anche nelle sale cinematografiche. E, ovviamente, sui cartelloni pubblicitari che invitano gli spettatori ad andare a vedere il film.

Se il primo cinema horror è in debito con la letteratura, le prime celebri locandine lo sono con un’altra arte: la pittura, in particolar modo con l’espressionismo tedesco. A cavallo tra gli anni Dieci e Venti, appena usciti dal primo conflitto mondiale, la cartellonistica che promuove gli spettacoli prende spunto dalle avanguardie pittoriche del momento.

I poster dei primi grandi capolavori dell’orrore sono dunque dei veri e propri quadri espressionisti: “Il gabinetto del Dottor Caligari”, “Il carretto fantasma”, “Nosferatu”, “Il fantasma dell’Opera”. Il manifesto della pellicola deve già spaventare o inquietare lo spettatore, come se stesse entrando nel tunnel dell’orrore delle giostre.
Col passaggio dagli anni Venti ai Trenta il cinema horror decide di puntare sui mostri protagonisti. Le locandine diventano il palcoscenico di vere e proprie star del genere. Al primo grande attore horror, Lon Chaney, seguono Boris Karloff, Bela Lugosi, Peter Lorre e Lon Chaney Jr. Dagli anni Trenta ai Quaranta sono proprio i mostri a farla da padrone, sullo schermo come in locandina. “Dracula”, “Frankenstein”, “La mummia”, “L’uomo invisibile” e “L’uomo lupo” sono lavori dove il protagonista non è il buono, ma il mostro da sconfiggere.
Dopo un periodo in cui si guarda più alla fantascienza e alla riproposizione, con tecniche nuove, dei grandi capolavori horror del passato, tra gli anni Sessanta e Settanta il genere compie una svolta, percettibile anche ammirando le nuove locandine. “La notte dei morti viventi” segna uno spartiacque, in un’epoca in cui una generazione di agguerriti cineasti (Roman Polanski, John Carpenter e William Friedkin per fare qualche nome) si intromette in un settore che era finito per essere considerato un “genere minore” o “da cassetta”. La paura, osservando i manifesti dei loro lavori, non è là fuori, ma dentro di noi.
Il cinema horror è arrivato ai giorni nostri invecchiato, ma qualche film e qualche interessante affiche ne abbiamo ancora. Come tante cadute di stile. Sta al pubblico decidere cosa è degno di entrare nella storia degli incubi in pellicola e cosa no.

Ecco qui di seguito i link per poter leggere le nostre interpretazioni sulle locandine pubblicate finora.
“Dracula di Bram Stoker”
“Alien”
“Il mostro di Dusseldorf”
“Il giorno degli zombi”
“Il fantasma dell’opera”
“L’alba dei morti”
“La notte dei morti viventi”
“Halloween”
“The Witch”
“Il carretto fantasma”
“Personal Shopper”
“Sospesi nel tempo”
“The Neon Demon”
“The Void”
“Rosemary’s Baby”
“Quella casa nel bosco”
“Ouija”
“L’esorcista”
“The Descent”
“Gremlins”
“Krampus”
“Il gabinetto del Dottor Caligari”
“Relic”
“Necropolis”

A seguire, troverete altri interessanti poster degni di essere citati tra i più interessanti ed esteticamente accattivanti.
Buona lettura e buon Halloween!