Anno d’uscita: 2000
Sito web: https://www.coldplay.com/
Dietro un’immagine dalla forma che può apparire estremamente minimale possono celarsi delle storie davvero interessanti e assolutamente rock; molto spesso questi aneddoti sono associati alle cose più modeste e inaspettate, come la copertina del primo e riuscitissimo disco dei Coldplay: “Parachutes”. Il full-length di esordio vede la luce nell’anno 2000 e prometterà sin dai primi riscontri del primo singolo “Yellow” lanciato antecedente l’uscita, un grandissimo successo planetario. Di buon auspicio probabilmente sarà stato il globo rotante che appare sulla cover, come premonizione simbolica di un viaggio che presto li porterà in giro per il pianeta.
Chris Martin, cantante e fondatore ha raccontato in una intervista di essere particolarmente affezionato alla copertina di “Parachutes”, preferendola agli altri artwork, se vogliamo, più particolari e articolati nella grafica che descrivono esteticamente meglio i successivi lavori.
Spesso le cose semplici sono quelle che rimangono più nel cuore, associate spesso a delle memorie che fanno sorridere e guardare indietro con particolare nostalgia e affetto…
«Dovevamo preparare la copertina del disco, così iniziammo a fare alcuni costosi photoshoot perché inizialmente si era deciso per un’immagine che ci rappresentasse, ma nemmeno uno ci aveva convinto nonostante continuassimo a cambiare pose. Decidemmo allora di creare noi l’artwork che descrivesse “Parachutes”. Eravamo in giro per Londra e da una vetrina vedemmo questo bellissimo mappamondo presso il negozio WH Smith e lo acquistammo per £ 10. Lo portammo in studio spegnendo le luci e tutti e quattro iniziammo a farlo ruotare su sé stesso scattando delle foto mentre era in movimento, utilizzando una semplice fotocamera Kodak usa e getta. La foto che uscì ci piacque veramente molto e decidemmo di promuoverla come immagine del disco. Tutti partecipammo a questo set fotografico e l’azione di muovere questo globo a turno fu per noi un’occasione di unità della band e un ricordo di avere ulteriormente condiviso qualcosa insieme».
Un’accezione più sontuosa è quella identificata nel linguaggio simbolico del globo. È un oggetto che fin dall’antichità è stato sempre ritratto assieme alle raffigurazioni di re, imperatori, pontefici e déi. Posto nelle loro mani identifica il dominio su cui si estende la propria autorità perché la sua forma sferica simboleggia la totalità.
Il globo illuminato sarà una presenza costante sulla tastiera di Chris e diventerà un vero e proprio oggetto prezioso, come un portafortuna; infatti verrà inserito nei video di “Shiver” e “Don’t Panic”.
Successivamente è stato riprodotto sottoforma di palloni giganti da far fluttuare sul pubblico durante i concerti, creando un bellissimo effetto scenico.
Come un nuovo componente della line-up del quartetto, sarà anche un fedele compagno di viaggio durante i tour, segnando le tappe delle gigs di questa band così sognatrice e sempre appassionata.
Sara “Shifter” Pellucchi
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