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La vita sentimentale di Fish è tormentata da una relazione turbolenta. La ragazza per cui soffre è molto probabilmente Kayleigh. Le cose non vanno per niente bene e si avviano verso una fine complicata. Tutto questo aggiunge ulteriori ansie alle preoccupazioni che il cantante ha già, a causa della pressione dovuta alla celebrità che i Marillion hanno ormai raggiunto. Gli impegni sono sempre più serrati ed i tempi serrati. La stanchezza fisica derivante dai concerti sostenuti diventa quasi insostenibile. Ma non ci si può fermare ora, ci si prepara all’uscita del secondo album, che si intitolerà “Fugazi”. Wilkinson vede rinnovata la richiesta dei Marillion a collaborare con loro. Quale amico di Fish, non può non rilevare lo stato psicofisico in cui versa il cantante. L’uscita del disco è anticipata del singolo “Punch & Judy”. “Punch & Judy” è una popolare commedia di marionette, derivata dalle maschere italiane di Pulcinella e Giovanna, in cui i due, consorti con un figlio, litigano spesso, non risparmiandosi mazzate.
Nella rappresentazione di Wilkinson si può osservare Punch caricare uno dei suoi consueti “slapstick” per colpire la moglie. Probabile che Fish volesse rappresentare la rabbia che provava nei confronti della fidanzata, talmente forte da spingere istintivamente ad aggredirla fisicamente. La fine della storia d’amore era nell’aria. Segue, dopo circa un mese e mezzo, l’uscita dell’album che, nell’artwork fronte, fornisce una porzione della scena complessiva, visibile nella sua completezza solo nella parte interna.

L’ambiente, sempre domestico come in precedenza, è stavolta molto più luminoso, la luce diurna filtra dalle tende riempiendo la stanza. La prospettiva, come per “Script For a Jester’s Tear”, risulta un po’ strana anche qui. La scena è dominata dal giullare sdraiato seminudo sul letto. Ha passato del tempo con qualcuno, lo si intuisce dalle scarpe con il tacco alto distribuite in giro per la stanza. Lui, con aria catatonica, stringe nella mano sinistra un bicchiere inclinato che sta versando sul pavimento il liquore che contiene, nella destra un fiore di papavero, materia prima per la produzione di droghe oppiacee. L’abuso di sostanze non si è interrotto a quanto pare. Pensiamo sempre a Jester come una proiezione di Fish. Alle sue spalle uno specchio, rimanda la sua immagine di giullare così come lo conoscevamo. Nel frattempo però, a terra c’è un puzzle di un altro giullare a cui manca la tessera che contiene il cuore. Viene naturale pensare a questioni d’amore che fanno soffrire il nostro protagonista, con conseguente tentativo di attutire il dolore con alcool e sostanze stupefacenti.
Ascolta sempre musica, lo testimoniano gli album a terra, “The Wall” dei Pink Floyd, “Fool’s Mate” di Peter Hamill ed il loro singolo “Punch & Judy”. Insieme al camaleonte è presente una gazza ladra, in bocca ha una fede nuziale. Il camaleonte sta provando, senza riuscirci, a catturarla. Ritroveremo anche lei in futuro. Quella che sembra pelle di scarto del camaleonte (i colori sono gli stessi dell’animale, può essere anche solo una mia suggestione), è appoggiata sul bracciolo di una poltrona. La mia personale visione è che sia Jester, spogliato dei suoi vestiti, che il camaleonte, abbiano cambiato pelle, mutando sé stessi rispetto a ciò che erano nell’episodio precedente. La gazza rappresenterebbe la donna che gli ha rubato i sogni. La crescita passa attraverso il dolore e qui se ne intravede tanto… Sempre ad un mese e mezzo di cadenza, esce il secondo singolo del disco. Il titolo del brano è “Assassing”, non “Assassin” come dovrebbe. Non è il modo corretto di scriverlo e fa pensare ad un modo di pronunciare la parola che possa risultare sgradevole all’interlocutore. Un motivo effettivamente c’è. Pare che la canzone sia stata scritta per il bassista Diz Minnit, grande amico di Fish, che da tempo aveva problemi con la band. Gli altri componenti temevano che chiedendo a Fish di licenziarlo, essendo molto legato a lui, avrebbe deciso di lasciare a sua volta il gruppo. Fish valutò che gli sforzi fatti per arrivare fin lì erano troppi e troppo grandi per poter abbandonare, per cui si decise per il licenziamento. Lo fece con l’amaro in bocca, come un tradimento compiuto. Da qui la “G” aggiuntiva che rende volgare il termine.
La scena del cover art del singolo rappresenterebbe bene il momento in cui viene data comunicazione a Minnit dell’intenzione di licenziarlo. Lo sguardo addolorato della figura di sinistra, che riceve picche da una sorta di, non so come dirlo, Inquisitore forse, visto l’abbigliamento, mi suggerisce come Fish potesse vivere gli stati d’animo di entrambi.

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Fabio Vannucci