Anno d’uscita: 2005
Sito web: http://www.sergioendrigo.com/
Può una copertina omaggiare altre copertine? Sì, è il caso del disco “’63-’75 i 45 giri” di Sergio Endrigo, uscito nel 2005 dopo la morte del cantautore istriano.
Il doppio album raccoglie, come dice chiaramente il titolo, i 45 giri pubblicati da Endrigo tra il 1965 e il 1973. Sono 43 i brani pubblicati nella raccolta, alcuni riemersi da un immeritato oblìo e altri di fatto dei capisaldi della musica leggera italiana, come “Lontano dagli occhi”, “L’arca di Noè” o la vincitrice del Festival di Sanremo 1968 “Canzone per te”.
Si tratta degli anni migliori della carriera di Endrigo, autore raffinato, tra i pochi italiani ad aver vinto un Premio Oscar (seppur attribuito postumo dopo una lunga battaglia legale) per la colonna sonora del film “Il postino” con Massimo Troisi.
L’immagine che introduce il doppio lp è centrata tra il nome dell’autore e il titolo del lavoro. Si tratta di un collage di copertine di alcuni 45 giri contenuti nell’opera. Dodici copertine, tra le più significative di Endrigo, sono raccolte in tre file da quattro. Un lavoro celebrativo come “’65-’73 – i 45 giri” non poteva avere raffigurazione migliore. Altre cover le possiamo trovare nel libretto interno al disco e sul retro.
I dodici full-length inseriti sono tra le migliori opere assolute della produzione di Endrigo. Si parte con “Mani bucate”, con il cantautore seduto su una sedia in compagnia della sua amata chitarra. Un primo piano di Endrigo è presente sul singolo “Dove credi di andare”.
A colorare il lavoro complessivo sono le splendide cover realizzate dal disegnatore Ferruccio Piludu, come quelle di “La Casa – La Marcia dei Fiori” e “L’Arca di Noè”. Quest’ultima è di fatto il primo brano ambientalista della storia della musica italiana, un pezzo che non a caso viene riproposto spesso da cantanti di prima fila del nostro Paese.
Purtroppo si tratta di disegni pensati per i 45 giri, quindi la versione rimpicciolita per il collage perde parte del suo fascino. Ma questa raccolta può essere l’occasione per i puristi del genere di cercare, in rete o nei mercatini, gli originali 45 giri, veri oggetti di culto per collezionisti e amanti della nostra musica.
Tra le cover presenti c’è “La Pulce”, una delle tante canzoni per bambini scritte dal poeta brasiliano Vinicius de Moraes in collaborazione con il paroliere Sergio Bardotti e il chitarrista Toquinho. Il duo De Moraes – Endrigo dà vita a opere che ancora oggi vengono cantate negli asili e nelle scuole elementari italiane, come “La Casa”, “La Papera” e “La Marcia dei Fiori”. Molto interessante è la copertina di “Girotondo intorno al mondo”, con dei bambini stilizzati rossi su uno sfondo nero.
Endrigo è stato anche un grande interprete dell’amore. Nel patchwork non mancano la sanremese “Canzone per Te”, con tanto di cuoricino rosso; le musicali dediche a ragazze (forse vecchie conquiste del cantautore arrivate prima della moglie Lula) “Teresa”, “Sophia” e “Angiolina”; la cantatissima “Lontano dagli occhi”, la cui copertina ci mostra un sensuale primo piano di un’incantevole ragazza.
L’immagine introduttiva di “Perché non dormi fratello” mostra le celebri tre scimmiette, intente a coprirsi, rispettivamente, orecchie, bocca e occhi. Non vedo, non sento, non parlo: una figura politica, non l’unica, presente nella raccolta.
Oltre all’Endrigo romantico e a quello cantante per l’infanzia, vi è anche difatti quello politico. Militante comunista, anche all’apice del successo Endrigo non trascurò i canti di lotta, come “La Ballata dell’ex”, dedicato alla lotta partigiana e la cui copertina è presente nel libretto interno. La raccolta comprende anche pezzi come “Anch’io ti ricorderò”, scritta all’indomani dell’omicidio di Ernesto Che Guevara.
Le 16 copertine sono uno splendido omaggio a uno dei maggiori autori e interpreti della canzone italiana, uno dei primi a riscuotere successi all’estero, soprattutto in America Latina. Endrigo collaborò inoltre con due giganti della letteratura italiana: il poeta Giuseppe Ungaretti e il favolista Gianni Rodari. Si potrebbero scrivere pagine e pagine in suo onore, ma a volte è meglio riassumere alcuni aspetti salienti della storia di un cantautore. Cosa che fa il collage celebrativo di “’65-’73 – i 45 giri”.
Leonardo Marzorati