Anno d’uscita: 2022
Sito web: https://www.facebook.com/StreetLoreOfficial
« …e corrono sotto la terra, e sgorgano di nuovo fra le rocce
Dei terreni di Coole, e per finire
Si allargano in un lago e si gettano poi dentro una cava.
Che altro è l’acqua se non l’anima generata?».
Scriveva il poeta irlandese W.B.Yeats nella sua poesia “Coole Park and Ballylee”.
… che altro non è se l’anima generata. Generata da cosa? In questo caso sicuramente dalla musica dell’album progetto di StreetLore, uscito il 25 Novembre del 2022 tramite l’etichetta Burning Minds Music Group capitanata da Pierpaolo Monti e Stefano Gottardi. E qua si parla di un’anima rock, musica AOR nata dal tastierista Lorenzo Nava, amante da sempre del sound Anni’80. L’artwork dell’album è stato progettato da me, Antonella Astori (Aeglos Art https://www.facebook.com/aeglosartphoto), collaboratrice dell’etichetta Burning Minds.
L’acqua è un elemento assai importante per l’artista e non a caso nell’immagine sono presenti cascate e distese d’acqua, dove si rispecchiano le tastiere che fanno da base a delle colonne di ordine tuscanico, uno stile facente parte dell’architettura etrusca per poi arrivare a quello romano.
Al loro interno, in verticale, possiamo notare che sono state messe come decorazione le iniziali di Lorenzo Nava, mischiate con alcune crepe delle colonne. Intorno alla grafica sono presenti anche alcune nuvole, elemento che tende ad essere “invasivo” nel corso della vita, piccole metafore che rappresentano ostacoli presenti per tutti noi, piccoli o grandi che siano. Ma con la forza e un po’ di testardaggine tutto si può risolvere, ed è per questo che i colori della copertina non sono scuri o tetri, bensì hanno una certa luminosità. Persino l’acqua, quella in basso, è un laghetto tranquillo, con riflessi che danno lucentezza all’immagine, dove tutto traspare chiaro e limpido.
Ma è sicuramente la cascata l’elemento più importante di tutta la grafica; il concetto viene riconosciuto simbolicamente come una forza trascinante e il suo “ruggito” determinato richiama l’impeto di un drago arrabbiato ma caparbio. Se invece andiamo ad analizzare la cascata come simbolo dei sogni, è un sinonimo di rinnovamento personale, un’immagine sicuramente positiva e rivitalizzante che si associa al movimento continuo dell’acqua, la quale già di suo simboleggia lo scorrere della nostra vita, soggetta a continui cambiamenti. Anche nell’arte la cascata è un elemento usato molto spesso, come possiamo vedere per esempio nel quadro di Cherlès Rèmon (“le cascate di Tivoli”) o nel dipinto di Martin Verstappen.
Per questa copertina è stata usata la cascata delle Marmore, sicuramente una della più famose, formata dal Velino nei pressi di Terni, quasi allo sbocco della Valnerina ed è la più alta cascata artificiale d’Europa e tra le più alte del mondo. Un componente che comunque si trova dietro alle colonne, in prospettiva, come ad indicare che le difficoltà della vita sono state ormai superate, la forza si innalza e ora tutto è più pacifico.
Anche questo artwork può essere considerato come un dipinto, nel quale la natura e la sua forza si uniscono all’immortalità della musica, sostanza melodica che nel bene o nel male ci aiuta sempre a superare le difficoltà. Due elementi che si fondono in un unico paesaggio dal quale si può attingere potenza e potersi temprare. I dettagli quali colonne e tastiera in primo piano sono praticamente il riflesso l’uno dell’altro, l’immagine è ribaltata. Ma in realtà ci sono alcune figure che si differenziano come la posizione delle iniziali impresse sulla colonna e le crepe, in quanto nella realtà è vero che ci si può ritrovare ad un certo momento della vita nella stessa identica situazione, tuttavia l’esperienza può far cambiare gli esiti, cambiando di qualche virgola quel determinato momento. E quello che ci sta dietro è un passato che ci appartiene, non dobbiamo dimenticarlo, ma solo prenderlo come spunto per rimpadronirci di certe situazioni a noi spiacevoli e poter così stravolgere l’intera situazione. Ecco quindi che le nuvole si faranno via via più leggere, più piccole e meno presenti.
Spesso, in pittura, il riflesso degli elementi o di una persona, viene proposto tramite gli specchi, e pochi nell’acqua; un esempio di questo tipo lo abbiamo nel dipinto di Caravaggio che ritrae Narciso.
Anche un altro artista meno conosciuto ama questo tipo di riflessi e sto parlando di Sean Yoro (https://www.facebook.com/artbyhula/) uno street artist hawaiano che ama combinare insieme due delle sue più grandi passioni: arte e surf. La natura è comunque predominante su tutta la copertina, elemento che dà sempre una marcia in più al corpo umano, soprattutto per quanto riguarda l’anima e lo stato mentale.
Una passeggiata in montagna o una nuotata nelle calme acque rallenta tensioni ed ansie; facciamoci quindi cullare da queste immagini, teniamo in sottofondo le giuste note dell’intero album e torniamo in perfetta armonia indietro nel tempo, alla musica Anni’80, dove la tastiera la fa da padrone.
Antonella “Aeglos” Astori