La prima pubblicazione datata 1843 del celeberrimo romanzo breve “Canto di Natale” dello scrittore Charles Dickens ha ispirato una prolifica progenie di adattamenti cinematografici, interpretati nei modi più disparati. In tal proposito Art Over Covers vuole rendere omaggio a queste trasposizioni su celluloide postando periodicamente durante il mese di Dicembre, i frame delle sue pellicole più significative, che nel corso degli anni hanno saputo dare svariate esegesi dal punto di vista dell’autore inglese.
“Canto di Natale” rimane a tuttora uno dei libri più venduti nella storia della letteratura, non solo perché parla di speranza, di redenzione, della festa più bella dell’anno, ma anche perché grazie ai suoi fantasmi viene caratterizzato da un singolare lato gothic/horror che lo rende assolutamente irresistibile persino nella nostra epoca contemporanea. Gli estratti da noi scelti saranno proprio un tributo a questi personaggi eterei, pilastri portanti di tutta la narrazione per la remissione finale del signor Scrooge.
La prima immagine dedicata agli spettri natalizi che vedete in copertina è tratta dalla bobina pilota del film muto “Scrooge, or, Marley’s Ghost” datato 1901 e diretta dal regista Walter R. Booth di cui vi postiamo il video:
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Anche il Natale ha i suoi fantasmi. “A Christmas Carol”, 1938
“Canto di Natale” è un racconto immortale perché, come accade a quasi tutti i romanzi di Dickens, trasmette un messaggio di compassione per gli esseri umani senza però montare in cattedra e attraverso personaggi vivi e indimenticabili, spesso caricaturali. L’uso dei fantasmi qui è particolarmente azzeccato e divertente (in altri suoi racconti meno come ne “Il patto col fantasma”).
Questi film muti erano dei piccoli capolavori pur nella semplicità dei mezzi tecnologici, o forse proprio per quello. Posso solo immaginare il sobbalzo degli spettatori nel vedere il batacchio trasformarsi nella faccia di Marley!