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“Questo è un dipinto molto noioso”
Ci sono voluti circa tre mesi a Derek Riggs per completare l’illustrazione di questa copertina. Immagino le continue richieste di migliorie, ritocchi e nuove idee che ha dovuto ricevere prima di giungere al risultato finale. Alla fine gli sarà andato di traverso questo lavoro.
Меня Рвёт (appunto…)
Sotto la linea del ponte dove alcuni individui si stanno arrampicando, si nota una frase verticale riportata da un neon rosso, che recita “Меня Рвёт”. [Menya Rvyot]. Tradotto dal russo significa “vomito”. Penso che sia un’annotazione di Riggs sul fatto che ha passato così tanto tempo sulla composizione della copertina, guardando e riguardando migliaia di volte sempre le stesse immagini, che ormai gli veniva la nausea solo a vederla. Lo capisco, capita anche a me con i lavori lunghi e complessi, dove è necessario ricontrollare continuamente tanti piccoli dettagli. Sono fiducioso che questa sia un’interpretazione plausibile, anche solo per un fatto di empatia nei confronti di un’artista che adoro.
Gatto nero, con l’aureola
Ed eccolo qui, da non credere, lo ritroviamo anche nel futuro, come sempre con l’aria sorniona di chi sa già come andrà a finire, indifferente ai destini dell’uomo. L’aureola indosso ci ricorda che anche lui era presente il giorno che Eddie è rinato, in quel cimitero ai bordi della città, durante una tempesta di fulmini, come quella che sta imperversando ora su questa. Non so, ma come scriverebbe Bradbury, “Something wicked this way comes”, qualcosa di sinistro sta per succedere.
Il Sigillo di Riggs
Mi immagino il nostro geniale disegnatore che gran sorriso avrà avuto stampato sul volto, una volta tracciato l’ultimo tratto, a completare un’opera che sembrava infinita. È il momento per l’autore di apporre la firma, a ricordare al mondo chi è stato capace di realizzare un simile capolavoro. E la troviamo proprio dove ce lo aspettavamo, dove sta il cuore di Eddie, dov’è giusto che stia.
Nota finale
Questa serie di articoli, che hanno visto vivisezionare una delle più belle e complicate copertine di dischi mai prodotte, vanno considerati come parte integrante di una più vasta analisi, che ha visto trattati ulteriori argomenti che, sommati a questo appena concluso, forniscono un quadro piuttosto ampio e accurato sull’operato di Riggs in collaborazione con gli Iron Maiden per la stesura delle illustrazioni per la band.
Per questo invito chiunque abbia desiderio di approfondire la conoscenza degli artwork che l’autore ha prodotto per gli Iron Maiden a leggere anche gli altri speciali che lo riguardano.
Derek Riggs e i simboli ricorrenti nelle copertine degli Iron Maiden. “Iron Maiden” e “Killers”
Fabio Vannucci