Quando si pensa a classe, eleganza, raffinatezza e charme è praticamente impossibile non collegare la propria mente all’iconico James Bond, nome in codice 007, l’agente segreto britannico, figlio della penna di Ian Fleming, diventato uno dei personaggi immaginari più celebri della storia della letteratura e, specialmente, del cinema. Non solo un funzionario statale, seppur impegnato in intricate e rocambolesche vicende per salvare il mondo dal cattivone di turno, ma anche, e forse prima di tutto, uno che sa vestirsi, porsi e conquistare donne in maniera esemplare. Insomma un vero gentlemen inglese. L’aspetto fisico di James Bond è preso pari pari da quella degli attori che ne hanno vestito i panni nel corso degli anni, i quali sono diventati celebri proprio grazie a quel ruolo.Nella foto raccontata in questo articolo è ritratto il più ricordato di questi interpreti di James Bond, lo scozzese Sean Connery, scomparso di recente, in posa durante le riprese di Goldfinger, tratto dall’omonimo racconto di Fleming. Nella vicenda la spia di Sua Maestà britannica deve sventare il diabolico piano di un facoltoso villain, desideroso di sabotare Fort Knox negli USA, dove sono conservate le riserve auree di mezzo mondo.

Certo, per evitare di mandare all’aria l’economia globale può bastare anche un Vespino direte voi, però James Bond, da buon inglese, è molto esigente, e l’MI6 dispone di notevoli risorse. Quindi fare lo stesso lavoro con una lussuosa e veloce Aston Martin DB5, dotata di comfort e di optional fuori dal comune, è decisamente più gratificante.
A dire il vero nel formato cartaceo di Goldfinger l’auto in dotazione prevista era un’altra Aston Martin, una DB Mark III. Non è uno stravolgimento sconvolgente, almeno se paragonato a certe grosse variazioni di trama e sceneggiatura che spesso oggi accettiamo nella trasposizione dalla carta stampata alla pellicola.
Per la casa alata è stata un’occasione d’oro partecipare alle riprese del film, tanto da aver dato in uso ben due esemplari, di cui uno superkittato e l’altro “liscio”, come uscita dalla fabbrica.

La DB5 è proprio l’auto immortalata a fianco di Connery nella prima foto, con l’attore appoggiato a suo fianco vestito di un casual alquanto elegante. Un modo di fare che esprime rilassatezza e fierezza al tempo stesso. Un atteggiamento da uomo arrivato, che non teme le insidie che il nemico gli tende qua e là nell’arco della pellicola.
In un’altra foto invece Connery, insieme alla stessa auto, è in giacca e cravatta, sulle tortuose strade di montagna intorno a Sankt Moritz, località turistica tra le alpi svizzere, dove sono soliti soggiornare persone molto ricche, compreso il suo antagonista nella storia, uno degli scenari più belli e suggestivi dell’intera saga di 007. Un luogo dove l’Aston Martin dell’agente segreto dimostra tutto il suo potenziale stradale e bellico, grazie ai tanti marchingegni di cui l’MI6 l’ha dotata.

Un’opera cinematografica che ha fatto epoca, tanto che l’Aston Martin DB5 è stata davanti alla telecamera anche in altri capitoli della saga di Bond, e la stessa casa inglese ne ha fatto un piccolo numero di repliche, con gli stessi pazzeschi accessori, non omologabili alla normale circolazione stradale.

Che dire signori, stile e carisma che mai verranno messe in discussione nell’inesorabile scorrere del tempo, una delle poche certezze della settima arte.