Anno d’uscita: 1934
Regia: Jean Vigo
Una delle immagini più celebri della storia del cinema vede Leonardo Di Caprio abbracciare dalla schiena Kate Winslet sulla prua di una nave. Parliamo ovviamente di “Titanic”, kolossal del 1997 diretto da James Cameron. Quella scena simbolo, che ha fatto sognare milioni di ragazzine desiderose di essere al posto della Winslet, non è originale. Cameron ha voluto citare un grande capolavoro del passato, opera ultima di uno dei più geniali e controversi registi di sempre. Si tratta del francese Jean Vigo, che nel 1934, anno in cui morì a soli 29 anni, realizzò “L’Atalante”, il primo grande film che coniuga la navigazione alla cinepresa.
Studiato in tutte le scuole di cinema, “L’Atalante” ha una trama semplice e non particolarmente originale. Sono le inquadrature, i movimenti di macchina, le scene all’aperto immerse nella nebbia dei fiumi francesi e le sovrapposizioni di immagini ad aver trasformato questo lavoro in uno dei maggiori capolavori della storia della settima arte.
La locandina è talmente innovativa per la sua epoca, da venir ripresa nella scena madre di “Titanic”. Ancora oggi, tanti francesi tengono nelle stanze delle loro abitazioni riproduzioni di questa celebre affiche.
Immersi in una nebbia blu, sulla prua di una nave, un marinaio abbraccia una ragazza. Lei è vestita di bianco, forse un abito nuziale, con tanto di velo in capo. Lui indossa una divisa blu scura, in tinta con il resto dell’immagine. A prua sventola una bandiera, ma il comignolo del motore a carbone non sbuffa fumo, quindi l’imbarcazione dovrebbe essere ferma. Un faro illumina la barca immersa nella foschia.
Il titolo della pellicola è scritto in un azzurrino sfumato al bianco, su uno sfondo blu che è il cielo della scena ripresa sotto. Facendo calare lo sguardo, ci accorgiamo che il cielo tende a schiarirsi, sia per effetto della nebbia che per il faro interno alla nave. L’imbarcazione ha un nome: “L’Atalante”, come il titolo del film. La scritta troneggia su entrambi i lati del castello di prua. Si vede l’ancora e in basso i nomi del cast artistico.
Se il nome del regista è posizionato sotto il titolo dell’opera, agli attori è riservato lo spazio inferiore. Sono tre gli attori principali: Michel Simon, Dita Parlo e Jean Daste. Il primo, all’epoca il più celebre, è un vero istrione della recitazione. Interpreta il capo marinaio della nave, mentre alla tedesca Parlo e al giovane Daste spettano i ruoli dei due innamorati che vediamo sull’affiche.
In Italia, grazie al genio folle di Enrico Ghezzi, la sigla della sua trasmissione “Fuori Orario” è un omaggio a “L’Atalante”, con gli spezzoni girati da Vigo sott’acqua, una tecnica innovativa destinata a fare scuola.
Il poster, con il suo freddo blu a farla da padrone, non è da meno. A guardare i due amanti e il loro freddo abbraccio al calar della sera sulle rive di un fiume, possiamo percepire anche noi la lieve brezza che stuzzica gli occupanti della nave. Un vero e proprio invito a salire a bordo dell’Atalante.
Leonardo Marzorati