Anno d’uscita: 1929
Regia: Robert Florey e Joseph Santley

Il mondo del cinema è sconvolto, nel 1927, dall’avvento del sonoro. Con “Il Cantante di Jazz” con Al Jolson, la settima arte subirà la più grande rivoluzione mai avvenuta al suo interno. Tanti registi e attori del cinema muto si eclisseranno, per far posto a nuove stelle in grado di affermarsi grazie alla loro voce. Tra queste ultime ci sono i Marx Brothers, quaterna di fratelli comici fino ad allora celebri sui palcoscenici teatrali, ma non sul grande schermo. Nel 1920, con “Humorisk”, i Fratelli Marx avevano provato il debutto nel mondo del cinema, ma il loro umorismo non funzionava senza il parlato e il film fu un fiasco. Con l’arrivo del sonoro le cose cambiarono.

The Cocoanuts è la prima vera pellicola dei quattro comici ebrei. La locandina presenta i quattro fratelli puntando tutto sull’innovazione del decennio. Sotto il nome della casa cinematografica, la Paramount, il poster cinematografico ci informa che si tratta di un’opera tutta parlata e cantata. Specificare di aver a che fare con una pellicola sonora è fondamentale alla fine degli Anni Venti, quando nelle sale si alternano film parlati a film muti. Siamo nella fase di transizione tra i due generi e l’affiche deve informare al meglio il pubblico.

Subito sotto, con caratteri sgargianti troviamo il nome della famiglia Marx e il titolo dell’opera. I quattro fratelli sono già affermati nei teatri statunitensi e il loro esordio nel cinema sonoro deve avere un adeguato riguardo. In basso, sotto l’immagine centrale, ci sono i nomi dei due attori comprimari. Si tratta di Oscar Shaw e Mary Eaton, a cui spettano le parti romantiche della pellicola. I Fratelli Marx sono i veri mattatori di “The Cocoanuts”, ma, essendo una sorta di esordio sul grande schermo, viene dato particolare risalto al romanticismo che fa da contorno alle gag dei quattro fratelli.

Affiancati da due conturbanti ballerine, a segnalare il forte carattere musicale del film, da un riquadro girato a 45 gradi vediamo emergere i quattro Fratelli Marx. In alto c’è Groucho, il leader del gruppo. Contraddistinto dai suoi folti baffoni neri (finti), Groucho è il logorroico della banda.
Con i suoi continui giochi di parole mette a disagio gli interlocutori. Nel manifesto è alle prese con un apparecchio telefonico, rievocando una delle scene più divertenti della pellicola.

A destra c’è Harpo, il muto. Per nulla taciturno nella vita reale, Harpo in tutti i film dei Fratelli Marx reciterà senza mai pronunciare parola, dando vita a gag che rinnovano il cinema muto, ormai sul viale del tramonto. Harpo indossa un cappello a cilindro sopra una folta chioma riccia e rossa, un look che sarà da lì in avanti il suo marchio di fabbrica.
In basso c’è Zeppo, il più giovane dei fratelli. A lui verranno sempre assegnati ruoli marginali, da belloccio conteso dalle ragazze.
Infine a sinistra c’è Chico. Pur indossando abiti tirolesi, Chico recita sempre la parte di un maldestro immigrato italiano. Con il suo ruolo da ingenuo mascalzone mediterraneo, Chico farà da spalla a volte a Groucho a volte ad Harpo, regalando gag che a distanza di quasi un secolo fanno ancora ridere.
The Cocoanuts, come ci informa la locandina, è un film in cui si canta, si balla e, soprattutto, ci si diverte. I Fratelli Marx, dopo il flop del 1920, tornano sul grande schermo con un lavoro che sarà premiato da pubblico e critica. Il loro talento, che li porterà a diventare star tra le più celebrate di Hollywood, è ben impresso nella locandina del loro primo grande successo: “The Cocoanuts”.
Leonardo Marzorati