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Singolo: “The Clairvoyant”
Data di uscita: 7 Novembre 1988
Dopo questa nuova consapevolezza sul genere umano e sulla sua malvagità, il protagonista, influenzato anche dai pensieri cupi indotti dal Diavolo, riflette sul significato della sua esistenza. Ora è un veggente a pieno titolo ed ha imparato a controllare le sue visioni. Può attingere indifferentemente, senza difficoltà, dal passato, dal presente o dal futuro. Non riesce però ad oltrepassare la cortina che circonda la visione del suo destino. È intrappolato in questo potere che a questo punto considera inutile; se non può aiutare neanche chi lo possiede. Queste immagini inoltre diventano rapidamente troppo intense e, alla fine, confonde ciò che vede veramente con ciò che vede con l’occhio della sua mente. Verrà consumato infine dal suo stesso potere, anche se non sappiamo se si sia inflitto da solo la morte o abbia dovuto soccombere sotto il peso delle sue stesse capacità.
La copertina sintetizza questo concetto: la testa di Eddie the Head viene dilaniata da una punta di trapano che la attraversa, mentre gli occhi, strumento del veggente, sia quelli reali che quelli della mente, vengono ugualmente danneggiati. Le fiamme, simbolo di ispirazione presenti sulla testa del veggente, indicano che fosse in corso una visione, magari talmente potente ed ingovernabile da spazzare via la mente del prescelto. Una sorta di testa a tre fronti, ognuna rivolta rispettivamente in una direzione del tempo: passato, presente, futuro. È consapevole della sua morte imminente il prescelto e intuisce che forse essa non è altro che una fase dell’infinito ciclo che da sempre si ripete, alternandosi tra vita e morte. E poi? Ancora vita? Una specie di sogno infinito.
Singolo: “Infinite Dreams”
Data di uscita: 6 Novembre 1989
Con questo concetto in mente arriviamo dritti come un proiettile all’ultimo singolo di questo articolo. È il secondo brano della meravigliosa storia narrata da Bruce Dickinson e compagni sulla leggenda del settimo figlio e dei suoi poteri. Si colloca temporalmente tra la nascita del nuovo eletto “Moonchild” e il dialogo-scontro col profeta, quando il prescelto si rivolge all’anziano per capire cosa siano le visioni che affollano la sua mente. Protagonista sembra essere il padre del nuovo settimo figlio, il quale, tormentato da incubi ricorrenti, di cui non capisce significato e provenienza, teme di cadere nella pazzia. Si rende conto che sono sogni premonitori, che conducono alla verità, che teme, ma da cui è anche attratto. Vorrebbe che gli venisse svelata, per scegliere da che parte stare, Paradiso o Inferno. Ma come suo figlio dopo, non riesce a preconizzare il suo futuro e quindi si strugge, sperando che il poco che riesce a vedere sia solo una piccola anticipazione del fatto che c’è altro oltre la vita, che esiste uno scopo superiore e che, dopo la morte, ci sarà una nuova possibilità di tornare a vivere per ricominciare il gioco. Reincarnazione come sogno infinito.
That’s all folks.
Fabio Vannucci