Anno d’uscita: 1972
Sito web: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Claudio_Lolli
I cantautori di oggi saranno i poeti di domani. Chissà se il buon Claudio Lolli (1950-2018) se lo sarà chiesto, quando scelse per la copertina del suo primo disco un suo ritratto su di una banconota. “Aspettando Godot” si presenta come la riproduzione di una cartamoneta da 5.000 Lire. Sui due lati del disco troviamo il fronte della banconota diviso in due.
La parte frontale del disco mostra quindi la parte destra della banconota, quella con il personaggio storico omaggiato. Nella versione originale del taglio, emesso dalla Zecca di Stato dal 1948 al 1971 (proprio un anno prima dell’uscita dell’album di Lolli), c’era Cristoforo Colombo. Gli abiti indossati dal protagonista della cover sono difatti gli stessi del navigatore genovese.
Italia: paese di santi, poeti e navigatori. E forse anche di cantautori. Lolli si sostituisce al conquistatore delle Americhe. Se Colombo era impresso sulla cartamoneta con un’espressione ieratica, degna di un eroe, quella del cantautore bolognese è decisamente malinconica, con lo sguardo perso rivolto verso il basso. I cantautori degli anni Settanta sono cugini minori degli infelici cantori della scuola genovese sbocciati nel decennio precedente (Luigi Tenco, Gino Paoli, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Paolo Conte e Fabrizio De André).
Sul retro sono indicate le canzoni di un full-length che ha segnato la storia del cantautorato italiano: “Aspettando Godot”, “Borghesia”, “Michel”, “Angoscia Metropolitana”. L’allora ventiduenne Lolli esordì grazie a Francesco Guccini, il primo a intuire le potenzialità del giovane cantante. Guccini contribuì a convincere la Emi a pubblicare “Aspettando Godot”. La celebre casa discografica è omaggiata nella parola “Cinquemila”, dove le lettere centrali, in azzurro, compongono proprio la scritta “Emi”.
La copertina non è un omaggio alla vecchia amata Lira, anche se a circa vent’anni dall’introduzione dell’Euro potrebbe sembrare, ma un omaggio ai cantautori, categoria che probabilmente non ha nulla da invidiare agli altri grandi italiani che andavano a impreziosire, solo graficamente, le belle banconote del nostro vecchio conio.
Leonardo Marzorati
Bellissimo album, contiene anche “Aspettando Godot”, forse la canzone più conosciuta di Lolli che – purtroppo – viene poco ricordato. Su Youtube non ci sono quasi nuove cover, segno che in pochi cantano ancora i suoi pezzi. Nel mio piccolo ho cercato di contribuire con una nuova edizione di “aspettando Godot”: https://youtu.be/GURNW5QS5CA. Ne ho pubblicato pure la base karaoke, sperando che possa srvire ad aumentare la diffusione e notorietà del brano.
Caro Michele, la canzone più celebre di Lolli forse resta “Ho visto anche degli zingari felici”. Su youtube oltre all’originale puoi trovare una bella cover che fecero una decina di anni fa Luca Carboni e Riccardo Sinigallia. Guarda bene il video perché c’è un cameo nel finale…