Anno d’uscita: 1992
Sito web: http://ebtg.com/
Diceva il famoso scrittore Antoine de Saint-Exupery: «Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione». E fissarsi negli occhi, non sarebbe un incantato momento che si vorrebbe far durare per sempre? Ma l’osservazione reciproca può durare solo attimi… fino a che uno dei due non scoppia a ridere. Sarebbe più semplice se uno si soffermasse sull’altro in senso di ammirazione, scrutando le più piccole espressioni nei movimenti dei connotati, per poi avvicinarsi e contemplare la forma, contemplare il riflesso nell’iride che rappresenta l’altro. E il resto, l’avvenire, i propri desideri che forse sono gli stessi o forse potrebbero non esserlo? Non ci si dovrebbe prendere per mano e andare verso la vita insieme?
Ci si appoggia a una parete, si sta in piedi in mezzo a una stanza respirando il presente momento, in cui tutto sembra essere appena passato, magari da un rapporto appena consumato, i pantaloni sbottonati, una cintura slacciata, una maglietta appena sollevata. Ben Watt e Tracey Thorn, così vicini e così distanti in uno scatto rubato, in cui nessuno dei due sembra accorgersi della presenza dell’altro. Le riflessioni della momentanea solitudine, in cui ci si lascia smarrire per un istante, i pensieri si sono fatti interrompere da un “prima” o forse sono in bilico ancora per un attimo, collegato a un futuro imminente.
La fotografia di “Amplified Heart” del duo Everything But The Girl mostra un mistero, e lo spettatore può scegliere quello che vuole vedere. In tutta probabilità è l’intento dell’autore dello scatto, Richard Haughton. La sospensione di non rilevare volutamente se possa essere quel momento subito prima di un approccio o il successivo. Se questo scatto rubato possa rappresentare invece la resa per lasciarsi andare dopo un periodo difficile. La pelle è esposta, i vestiti stanno per essere tolti, ci si riprende la propria identità che un dispiacere ha tentato di rubarci. La porta è chiusa e la si blocca di spalle. Come per lasciarsi indietro un passato. Sì, potrebbe essere, si riprende fiato dopo una dura prova e si guarda il vuoto, ci si fuma finalmente una sigaretta. Quasi si possono percepire i sospiri di sollievo. Probabilmente volevano dire questo i nostri due ragazzi, all’epoca trentenni, reduci da un triste periodo appena superato dovuto alla malattia autoimmunitaria di Ben. Da lì a poco inaspettatamente apriranno la porta al successo planetario con la bellissima “Missing”, e a una vita reale legata dall’amore reciproco e da una famiglia, osservando insieme lo stesso orizzonte. E voi, in che direzione state guardando?
Sara “Shifter” Pellucchi