Anno d’uscita: 2007
Sito web: https://www.andrea-berg.de/
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, con l’incertezza di vivere il Natale con i nostri cari, fidanzati o amanti, non ci resta a volte che lo sguardo, dove non arriva il tatto. Questo vuole essere un piccolo svago, un viaggio verso un Natale insolito e insolitamente sexy grazie al genio di chi, per vendere qualche copia in più, ci mostra teutoniche bellezze e gambe lunghissime!
All’epoca quarantunenne, Andrea Berg, cantante originaria di Krefeld – una città nel distretto di Düsseldorf, di 222.00 abitanti – dal 1992, anno del suo esordio, rimase piuttosto abbottonata fino al disco dal titolo evocativo “Splitternackt” (completamente nuda) del 2006. Album di quel genere a noi conosciuto ma sconosciuto con il nome tedesco “Schlager”, ovvero inizialmente inteso come “hit”, poi come “easy listening pop music”.
Nel decimo album la bella Andrea, classe 1966, mostrava un “cleavege” importante, tenuto in bilico precario da una sottoveste bianca. Bisognerà però aspettare l’anno seguente, nel dicembre del 2007, sempre per gentile concessione del fotografo Sascha Kramer, per rivedere in copertina le lunghissime gambe della cantante, apparse per la prima volta in “Weil ich verliebt bin” (Jupiter, 18 ottobre 1999). E così che una delle poche copertine esteticamente interessanti della Berg viene alla luce, in una notte di dicembre, nel calore di non poche candele ad illuminare la sua pelle bronzea e un abito verde succinto, con qualche trasparenza. “Dezembernacht” (Ariola, 2007) con le sue tredici tracce non sembra dare giustizia alla copertina, lasciandoci (o lasciandomi) decisamente freddo ma, invero, apre le porte ad altri due lavori grafici interessanti, tra gambe, abiti verdi e tacchi alti!
Non ci è dato di sapere se effettivamente per “Dezembernacht”, Sascha Kramer, coadiuvato dal designer Markus Bauer si siano ispirati alla ben più famosa Diana Krall, guarda caso con un disco dal titolo “Christmas Songs” (Verve, 2005). Fatto è che il vestito verde c’è per entrambe – Diana decisamente più elegante e sobria – la seduta analoga e la gamba scoperta pure. Ecco, manca giusto che inspiegabilmente “Christmas Songs” sembra tutto meno che un disco natalizio dalla cover, comunque musicalmente più interessante della “collega” tedesca, pur avendo di fatto solo standard triti e ritriti.
Altra musica, altro stile e decisamente altra classe per la bella Ali Howard, immortalata in un pub (presumibilmente) dal fotografo David J. Ward. La band “twee pop” londinese nota come Lucky Soul mostra subito le gambe della bionda band leader già dai primi due singoli del 2006: “My Brittle Heat” e “Lips are Unhappy”. Ma se nell’esordio la Howard indossava un abito rosso e “crossed legs”, è nel secondo CD single che vediamo l’analogia con Diana e Andrea.
Vestitino verde smanicato con fantasia e tacco, arti inferiori verso l’osservatore ma qui niente Natale, siamo a giugno! Rosso e verde, tra l’altro, sono i colori degli Elfi che ci portano i regali coadiuvando il Babbo! Auguri!
Alberto Massaccesi