Esce oggi “Nebbia e Piombo”: il nuovo singolo dei Kabirya, formazione alternative rock originaria di Piacenza e attiva dal 2019. Il brano è ispirato al celebre romanzo giallo “I Milanesi ammazzano al sabato” di Giorgio Scerbanenco, in particolar modo alla citazione riportata sopra. Il pezzo è stato scritto in occasione di Profondo Giallo, festival letterario basato sulla cultura del romanzo giallo e noir, a cui la band ha partecipato in occasione della sua prima edizione a Piacenza nel 2018.

Il pezzo parla della città di Milano, sia con uno sguardo agli Anni di Piombo, contesto storico in cui sono ambientate le vicende del romanzo, sia da un punto di vista rivolto alla metropoli odierna. La nebbia è da sempre un simbolo della città, la avvolge per i mesi invernali e primaverili in una foschia costante, spezzata a tratti da un debole sole. È una Milano quasi catartica quella descritta da Scerbanenco, non troppo dissimile da quella di oggi, diventata una metropoli internazionale, che resta però un luogo ambiguo e freddo sotto vari aspetti. Il piombo rappresenta invece una duplice faccia del capoluogo lombardo: dagli anni’60 e’70, dove la criminalità e le bombe sconvolgevano la vita cittadina, al momento attuale, dove il traffico, i ritmi frenetici del lavoro e l’inquinamento rendono la metropoli una città sicuramente ricca di attività, ma difficile e talvolta pesante da affrontare e vivere ogni giorno.

“Nebbia e Piombo” confronta queste due versioni di Milano, un centro che muta continuamente, si sviluppa, sopravvive agli anni che passano e a ciò che succede tra le sue strade. I suoi cittadini il più delle volte sono distaccati, pensano quasi esclusivamente al lavoro intenso che occupa gran parte del loro tempo e li rende quasi schiavi per l’intera settimana, o semplicemente si curano solo degli affari propri, evitando contatti con gli altri; questo accade anche nel romanzo, dove l’autore racconta di una ragazza che si suicida, lasciandosi annegare nella vasca del proprio appartamento, e che nonostante dopo qualche giorno l’acqua abbia allagato la stanza e sia addirittura uscita fuori dalla porta di casa, i vicini non si degnano di avvisare nessuno e lasciano il tutto inviolato, quasi “rispettando” con indifferenza il volere della donna di ammazzarsi come meglio credeva, senza arrecarle alcun disturbo.

Il brano, scritto e prodotto in collaborazione con il chitarrista e leader dei Misfatto Gabriele Finotti, viene registrato live in prima battuta al Teatro S.Matteo di Piacenza nel novembre 2018, in occasione del festival Profondo Giallo. Successivamente viene inciso e mixato con Riccardo Demarosi presso i Giardini Sonori di Piacenza. Farà parte, insieme al primo singolo “Forse è migliore” , del disco di debutto della band, in uscita nel 2021.

“Probabilmente qualche altro inquilino si era accorto di quell’acqua che scorreva fuori da quella porta, ma si era ben guardato dall’avvisare qualcuno, il portiere: la civiltà di massa ha questo pregio, che ciascuno può annegare liberamente senza che gli altri gli diano fastidio nel tentativo di salvarlo. È in fondo una forma di delicatezza e di rispetto dell’opinione altrui di morire da sé.“