Anno d’uscita: 2020
Sito web: https://www.facebook.com/MarcheFunebreDoom
I Marche Funèbre, gruppo nato in Belgio, sono pronti per il loro nuovo album in uscita il 25 Settembre 2020 per Hypnotic Dire Records. L’album si intitola “Einderlicht” che, tradotto dall’olandese, vuole dire “fine luce”. L’immagine originale è stata creata da Brooke Shaden, famosa fotografa americana di belle arti amante del surrealismo ed è intitolata “Rapt”. È una collaborazione che hanno fin dal loro primo album e hanno deciso quindi di continuare con tutti i loro album successivi. La band si è perdutamente innamorata di questa immagine, ancora prima che la musica del nuovo disco fosse scritta e, dato che l’album tratta di persone che lottano per essere accettate dalla vita, hanno pensato che fosse appropriata.

Nella copertina, dai colori caldi, vi è rappresentato un campo di grano e in questo campo vi è una ragazza bionda vestita di nero che, aprendo le braccia al cielo, fa fuoriuscire del fumo nero dal suo petto. Il suo sguardo è tranquillo, consapevole di ciò che sta facendo, come se questo fumo fosse generato durante la liberazione di pensieri negativi ed emozioni contrastanti della ragazza. Nero è il colore del vuoto primordiale. A questo colore appartiene il caos, l’assenza, il nulla. Ma nero è anche l’archetipo del principio, di ciò che può nascere, non necessariamente una cosa brutta.

Il fatto che la ragazza è in questa posizione con le braccia spalancate, ci dà proprio il senso di relazione tra cielo e terra, proprio come in alcune culture, ed è proprio questa atmosfera sottile che ci avvolge, ci da calma, rilassandoci allontanando lo stress di tutti i giorni. Un altro esempio di opera surrealista dove il fumo fuoriesce dal corpo di una ragazza è Pin di Augusto Reynoso, anche se in questo caso il fumo è rosso e non nero ed esce dalla testa.
Anche in questo caso comunque non c’è traccia di disperazione, ma bensì calma. Insomma, il fumo viene visto come forma di purificazione spirituale e l’immagine dell’artwork è pertinente a ciò che la band vuole esprimere.
Antonella “Aeglos” Astori