La musica, tra le arti, ha una enorme influenza sulla vita quotidiana come colonna sonora di tutte le vicende umane, più o meno piacevoli. L’arte sequenziale, d’altra parte, è in grado di evocare passioni e dolori con la stessa facilità con cui un sassofono riesce a suscitare reazioni viscerali in chi ascolta. Musica e Comics sono spesso entrate in contatto. Musicisti e band, sono ricorsi in diverse occasioni all’uso di illustrazioni, fumetti e cartoon, per promuovere la loro musica. Ovviamente il tutto giocava molte volte su un’unica immagine alla quale era richiesto un notevole impatto visivo. È bene dire comunque che i risultati non sono sempre stati all’altezza, anzi, spesso grandi artisti hanno dato vita a prodotti deboli e dimenticabili.

“Cheap Thrills” – Big Brother And The Holding Company
Anno d’uscita:
1968
Sito web: 
https://it.wikipedia.org/wiki/Big_Brother_and_the_Holding_Company
“Cheap Thrills” è secondo album in studio dei Big Brother and the Holding Company. Fu il loro ultimo album con Janis Joplin come cantante. Per “Cheap Thrills”, la band e il produttore John Simon incorporarono registrazioni di rumore di folla per dare l’impressione di un album dal vivo, quale è stato successivamente ritenuto dagli ascoltatori. Solo la canzone finale, una interpretazione di “Ball and Chain”, venne registrata dal vivo (al The Fillmore di San Francisco).

La copertina fu disegnata dal fumettista underground Robert Crumb dopo che l’idea originale della band, una foto dei componenti del gruppo nudi a letto insieme, era stata bloccata dalla Columbia Records. Crumb aveva originariamente destinato il suo intervento alla copertina posteriore dell’album, con un ritratto di Janis Joplin per abbellire il fronte. Ma alla Joplin – un’appassionata fan dei fumetti underground, in particolare il lavoro di Crumb – piacque talmente quest’opera che chiese alla Columbia di metterla in copertina.

Essendo stata pensata per il retro-copertina, dove hanno sede i crediti e i titoli dei brani, Crumb creò delle vignette irregolari e caricaturali che riportavano ai brani e ai musicisti. Al centro della copertina, si può notare una goffa Janis Joplin che trascina sotto al sole una palla carceraria (“Ball and Chain”). “Pieces of my Heart” è ironicamente raffigurata con un affamato personaggio con coltello e forchetta che si appresta a divorare il pezzo di cuore nel suo piatto. Il chitarrista James Gurley è raffigurato come una sorta di angelo ciclopico con un solo occhio nel mezzo della fronte. In quelle vignette acide ci sono anche gli omaggi al pubblico del Fillmore, il teatro rock di San Francisco per antonomasia e al Barney’s Beanery, il pub dove si ritrovavano Janis Joplin e compagnia.

La cantante condizionò in parte il lavoro del geniale vignettista, chiedendo espressamente che in un angolo della cover venisse riprodotto il logo degli Hells Angels di San Francisco per omaggiare gli amici motociclisti.

In un’intervista per l’AIGA, il direttore artistico della Columbia Records, John Berg disse al docente di design Paul Nini: “[Janis] Joplin lo commissionò e mi consegnò Cheap Thrills personalmente in ufficio. Non ci furono modifiche con Crumb – rifiutò di essere pagato, dicendo: Non voglio lo sporco denaro della Columbia.”

Il disegno originale consegnato alla Columbia non fu mai restituito e scomparve misteriosamente nel nulla per decine d’anni, smarrito, si diceva, nei meandri dei magazzini della casa discografica. Riapparve, magicamente, poco prima del 2000 in un’asta di Sotheby’s dove fu venduto a un ignoto collezionista per una cifra stratosferica, all’insaputa del suo autore.

La copertina di “Cheap Thrills” resta l’unico esempio di cover art realizzato da Crumb, ma non è poco se la rivista Rolling Stone la classifica 9ª tra le cento copertine di album più belle di sempre.

“Bat Out of Hell” – Meat Loaf
Anno d’uscita:
1975
Sito web: 
http://meatloaf.net/
“Bat Out of Hell” è il secondo album, e il debutto con una major, di Meat Loaf, così come la sua prima collaborazione con il compositore Jim Steinman e il produttore Todd Rundgren. L’album fu pubblicato nel settembre del 1977 da Cleveland International/Epic Records, ma registrato tra il 1975 e il 1976.

Il suo stile musicale è influenzato dall’apprezzamento di Steinman per Richard Wagner, Phil Spector, Bruce Springsteen e The Who. L’album divenne uno dei più influenti e iconici di tutti i tempi e le sue canzoni sono dei classici nel rock.

A Steinman è attribuito il concept di copertina dell’album, illustrato da Richard Corben. La copertina raffigura una motocicletta, cavalcata da un uomo dai capelli lunghi, che irrompe dal terreno in un cimitero. Sullo sfondo, un grande pipistrello appollaiato su un mausoleo che sovrasta il resto delle lapidi. Il colore dominante è il rosso, un rosso cupo e fiammeggiante.

E se l’Inferno dipinto in questa copertina non fosse l’oscuro mondo sotterraneo, ma una rappresentazione della nostra realtà di tutti i giorni? Corben sembra aver letto con attenzione i testi delle canzoni dell’album, prima di creare quest’opera. Quasi che il protagonista fugga “come un pipistrello dall’Inferno”. Si muova così velocemente che pure il pipistrello, noto per la sua velocità, sia stupefatto e incapace di reagire. Anche se non ha disegnato l’autostrada, la moto è veramente in argento e nero. Il cranio di un cavallo al posto dei fari aggiunge un tocco spettrale e demoniaco al tutto. L’azione è talmente impetuosa che il tizio nudo alla guida e i suoi lunghi capelli vengono proiettati completamente all’indietro.


“Goo” – Sonic Youth
Anno d’uscita:
1990
Sito web:
http://sonicyouth.com/

È un po’ barare, dato che Raymond Pettibon non è un vero e proprio autore di Comics. Ciononostante, gran parte del suo lavoro è particolarmente influenzato dai fumetti.

“Goo” è il sesto album, il primo per una major, dei Sonic Youth. La critica accolse l’album in maniera tendenzialmente positiva, ci fu anche un discreto successo commerciale: nonostante Geffen spingesse per un mercato mainstream, l’etichetta era anche preoccupata di alienare l’originale fan base.

Inizialmente l’album doveva intitolarsi “Blowjob” (“Fellatio”) ma, a causa delle proteste dell’etichetta discografica, che riteneva esageratamente provocatorio questo titolo, i Sonic Youth lo cambiarono in “Goo” prendendo il nome dalla sesta traccia “My Friend Goo”.L’illustrazione è stata realizzata da Raymond Pettibon, già noto per le copertine dei Black Flag, fondati dal fratello Greg Ginn, e di altri gruppi hardcore. L’immagine riproduce una foto scattata da un paparazzo nel 1966, raffigurante Maureen Hindley e il suo primo marito David Smith mentre guidano per andare a testimoniare contro la sorella Myra Hindley e Ian Brady, i due serial killer, protagonisti del caso “Moors Murders”, famoso fatto di cronaca nera degli anni Sessanta. All’estrema destra della copertina, Pettibon aggiunge la frase: «I stole my sister’s boyfriend. It was all whirlwind, heat and flash. Within a week we killed my parents and hit the road.»

La copertina venne considerata controversa dai discografici della Geffen Records che tentarono, senza risultati, di convincere il gruppo a trovarne una alternativa. «Tutto quel che occorre [per convincerci a cambiare la copertina] è un ragazzino che tenta di uccidere i propri genitori e ha il nostro disco nella cameretta.» dichiarò Kim Gordon.Sul retro dell’album, un’altro disegno mostra una donna mentre pulisce con un fazzoletto il viso di un uomo rassicurandolo e dicendo: «Nothing…Lipstick, and a little blood».

Le immagini di Raymond Pettibon sono ironiche, disturbanti e provocatorie. Ascoltare i Sonic Youth e guardare i disegni di Pettibon, sono operazioni più attive che contemplative: richiedono un certo sforzo, una certa disposizione all’allerta, all’inquietudine.


“Surfing with the Alien” – Joe Satriani
Anno d’uscita: 
1987
Sito web: http://www.satriani.com/
“Surfing with the Alien”, secondo album in studio di Joe Satriani, fu pubblicato nel 1987 dalla Relativity Records. L’album è uno dei più riusciti di Satriani e ha contribuito a stabilire la sua reputazione come chitarrista rock.La copertina raffigura un personaggio della Marvel Comics, Silver Surfer, con la mano di Galactus sulla copertina interna. L’immagine è stata presa direttamente da “Silver Surfer #1″ (1982). L’artista, John Byrne, ha notato che l’immagine è stata usata senza il suo permesso e che né lui né la Marvel (che ha i diritti sul personaggio) ricevettero alcun compenso per il suo utilizzo. Tuttavia, la copertina posteriore dell’album riporta una dichiarazione sul copyright di Marvel Characters, Inc., Capita anche questo.


“Follow the Leader” – Korn
Anno d’uscita:
1998
Sito web: 
http://www.korn.com/
“Follow the Leader”, terzo album in studio dei Korn, diede loro notorietà planetaria. L’autore è uno dei fumettisti più famosi al mondo, già disegnatore di Spider-Man e creatore di SpawnTodd McFarlane. L’artista interpreta con arguzia e sensibilità il tenebroso mondo dei Korn popolato da bambini sui quali si stendono ombre minacciose.

La copertina mostra una bambina che sta terminando il gioco della campana, posto su un dirupo, e un allegro gruppo di ragazzini che attendono di seguirla nel vuoto; un’idea concepita dal bassista Reginald “Fieldy” Arvizu e abbozzata da un amico di Jonathan Davis prima di essere sottoposta a McFarlane. L’evocativa copertina contribuì, insieme con la musica dura e a tratti agghiacciante, al successo dei Korn. Secondo il batterista David Silveria, la band si è interessata a McFarlane dopo aver sentito che Todd si è «riferito a noi come “The Doors of the 90’s”.» L’accoppiata risultò talmente vincente che il gruppo decise di avvalersi dell’opera di McFarlane, assistito da Greg Capullo, anche per il video di “Freak on a Leash”.
Gian Lorenzo Betti van der Noot