Anno d’uscita: 2016
Sito web: https://www.thesevenband.com
Seven
è il nome di una band formata dai resti del gruppo sudafricano Face to Face. La loro musica racchiude uno stile AOR e prende vita nel 1989 a Bournemouth. La band è composta da Mick Devine (voce principale), Keith McFarlane (chitarra / voce), Pat Davey (basso / voce), Simon Lefevre (tastiere / voce) e Austin Lane (batteria). Nel 2016 Austin raccoglie nuovo materiale e insieme a Mick Devine (che rimane l’unico membro originale) compongono il nuovo album “Shattered”, che prende il nome dalla quarta traccia del cd.

L’album racchiude una collezione di canzoni catchy di grande atmosfera, una musica ricca di melodie ariose che sicuramente non passerà inosservata agli amanti del sound più retró del genere rock melodico. L’artwork dell’album è monocolore, in pratica sono stati usati solo i toni del grigio, chiaramente per dare più drammaticità sopratutto al testo “Shattered”, appunto.

Vi è rappresentato un uomo con un bastone in mano e un cappello a cilindro in testa. Sebbene vi sia rappresentato tutto il corpo, manca la testa, quindi ecco che il cilindro è sospeso in aria. La figura di questo soggetto è come se fosse imprigionata nella moltitudine di numeri che lo avvolgono. Inoltre, il bastone e le gambe sono appoggiate ad una scia di numeri, alcuni addirittura sembrano volersi spaiare e volando via,in altre direzioni, come se un vento li volesse separare dal resto del gruppo. Una nuvola insomma, sospesa nel cielo, dove al di sotto c’è un paesaggio comunque calmo e rilassante. L’artwork sembra prendere come riferimento il movimento surrealista, sopratutto le opere di René Magritte (1898-1967) che, coi suoi quadri, ci ha regalato scene somiglianti più ad un sogno che alla realtà, opere in cui egli mostra il “mistero indefinibile”. Non bisogna però dimenticare che il periodo surrealista di Magritte ha inizio con la scoperta delle opere di Giorgio de Chirico. Da qui il bisogno di creare misteriosi universi e pitture sulla natura, basate su contenuti apparentemente indecifrabili ed enigmatici. La fotografa moderna Sabrina Campagna sembra proprio prendere spunto dalle opere di Magritte, come vediamo per esempio nella sua opera “Out of Time”.
L’uso invece dei numeri (o comunque lettere) per poter rappresentare qualcosa fa parte dell’arte di Tobia Ravà, nato a Padova nel 1959. L’artista in questione è però di cultura ebraica e svolge la sua attività artistica in vari contesti ebraistici, legati alla logica matematica e all’arte contemporanea.
In una traccia della canzone si potrebbe in qualche modo recuperare il significato di questa copertina:
“And I’ve lost who I am, and I can’t understand why my heart is so broken, rejecting your love without love gone wrong, life, less words, carry on”
(“E ho perso chi sono e non riesco a capire, perché il mio cuore è così rotto, rifiutando il tuo amore, senza amore andato storto, vita, meno parole, proseguire”)

Certo, non sono lettere come descritte nel testo, ma numeri. I numeri comunque definiscono meglio ciò che è il tempo, il tempo che passa in fretta o lentamente, numeri che ogni giorno fanno parte della nostra vita, come ad esempio le date alle quali noi siamo perennemente affezionati. I numeri racchiudono il codice segreto per interpretare l’Universo e, addirittura, in Cina sono una funzione energizzante e armonizzante del mondo e della materia vivente. L’uomo in questione, tra l’altro, sembrerebbe una persona distinta ed elegante, un personaggio che prosegue tranquillo sui suoi passi. Probabilmente sa quello che deve fare, è sicuro e ha deciso di proseguire il suo viaggio. Ecco quindi riprendere il significato della canzone, non arrendersi davanti alle incognite, non arrendersi nonostante il cuore sia rotto e triste. Rimboccarsi insomma le maniche, non piangersi addosso e continuare a vivere!
Antonella “Aeglos” Astori