Anno d’uscita: 1980
Sito web: https://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus_(gruppo_musicale)
La sgranatura ad effetto soglia avvolge una stanza. Ombre prepotenti si adagiano in un ambiente costretto tra quattro mura. “In The Flat Field”, corrispondente alla traccia che dà il titolo all’album, è un cumulo di polvere color carbone. I Bauhaus si presentano con una foto in bianco e nero, consumata, palpitante di nero, oscura e minimale. Il contesto si adatta perfettamente allo stile dark/gothic di questa band agli esordi musicali. La title-track è cupa ed enigmatica, visivamente può far immaginare proprio il soggetto nudo della copertina attraverso questi suoi versi: “between spunk stained sheet and odourous whim”, “go taste a tart then eat my lunch and force my slender thin and lean”.
Il fotografo che ha realizzato lo scatto per l’artwork della prima release della band di Peter Murphy è Duane Michals: artista statunitense classe 1932 famoso per aver immortalato musicisti famosi e per aver sperimentato in modo visionario le capacità della fotocamera, rendendo le sue foto molto simili ad opere surrealiste. L’immagine infatti è mossa, sgranata e con un uso singolare dell’esposizione.
Il fotogramma che vediamo sulla cover della band britannica si intitola “Hommage à Puvis de Chavannes”, ovvero un omaggio alle opere di Pierre Puvis de Chavannes. Il pittore è stato un artista simbolista francese vissuto nel XIX secolo: uno dei più importanti esponenti del classicismo, facente parte della scuola di Lione. La foto è stata fatta ben due anni prima della pubblicazione del disco. La prospettiva è rumorosa, mossa, mal definita e indeterminata se non dalla presenza del soggetto nudo al centro della scena. Non è dato sapere il nome del ragazzo, si pensa che possa essere il front-man Peter Murphy ma non ci sono prove certe.
La figura maschile connotata dall’evidente e incensurato sesso sembra tenere nelle mani una tromba, più precisamente una chiarina: il classico strumento a fiato utilizzato nel Medioevo. La sua funzione scandisce i principali momenti della giornata e annuncia grandi avvenimenti, come l’inizio delle battaglie; oppure ha un senso religioso: spesso gli angeli sono raffigurati in affreschi e sculture mentre suonano questo ottone. Frequenti e più famose sono le rappresentazioni di questi esseri celesti per l’annunciazione dell’Apocalisse, si possono ammirare infatti dipinti all’interno della cappella sistina dove danno fiato alle sette trombe.
La cognizione di causa di questa copertina quindi potrebbe simboleggiare l’annunciazione dell’uscita del componimento, oppure rifarsi solo a una concezione esteticamente metafisica fine solo alla composizione architettonica della scena. A proposito di architettura, il nome della band Bauhaus è dedicato alla corrente artistica tedesca. Il suo significato letterario è relativo a nome medievale Bauhütte, il cui termine indicava la loggia dei muratori nel Medioevo. Quindi forse il riferimento a questa epoca antica non è del tutto casuale.
Questo periodo storico infatti è stato pieno di innovazioni, con i piedi puntati delle origini conservatrici. Il costruttivismo, il design e le avanguardie di questa corrente d’arte saranno la voce del razionalismo e del funzionalismo. Presente e passato in una unica immagine. Questi sono i Bauhaus, le loro canzoni nascono oniricamente proprio in questo appartamento, magari proprio ubicato a Weimar.
Sara “Shifter” Pellucchi