Anno d’uscita: 2017
Sito web: https://grogmusic.jimdo.com/
Gli “uomini di bassa fibra morale” che danno il titolo al disco del duo “Grog”. Ma chi sono questi uomini, esattamente? Osserviamo i loro profili rappresentati al centro dell’immagine di copertina del disco, un’opera a tempera e carboncino su legno realizzata dall’artista Roberto Giriolo, intitolata “APOLOGIE III”. Constatiamo che essi sono appena accennati nei tratti, ma la scelta dei colori non è casuale. Il colore argilloso, “anonimo”, dei corpi e dei vestiti contrasta infatti rumorosamente con il rosso sanguigno dei visi. Questo secondo colore rimanda immediatamente alle gravi conseguenze che le azioni di queste persone avranno su altre persone, e la sensazione di minaccia che ne traspare è accentuata dalle sfumature di nero e grigio che circondano i loro profili. Al di sopra e al di sotto di questi uomini vediamo due squali che si muovono sul medesimo sfondo torbido, e possiamo quindi azzardare una domanda: “Chi sono davvero, in questo caso, i predatori? Gli uomini o gli animali?”. La risposta è semplice, e anche “antica”. Fin dalle favole arcaiche di Esopo abbiamo già infatti metafore arcinote dei comportamenti umani resi attraverso le caratteristiche peculiari di alcuni animali. Ad esempio il leone è maestoso e fiero, la pecora è mite e indifesa, e l’indole dello squalo non ha certo bisogno di presentazioni. Il paragone proposto dall’artista è perciò intuitivo, e proprio qui sta la sua immediata forza comunicativa. Credo si possa accostarlo, per la sua nitidezza e per il suo contenuto, ad un’altra immagine – non pittorica in senso stretto, ma invece letteraria – concepita e descritta dal romanziere George Orwell nel suo capolavoro del 1944 “La Fattoria degli Animali”. Il romanzo in questione è una fiaba allegorica: i suoi personaggi sono animali, ma le loro azioni rispecchiano il percorso di una società che si ribella alla tirannia solo per sprofondare incoscientemente in un totalitarismo ancora più crudele. Nel romanzo gli artefici di questa catastrofe sono i maiali – più astuti ed egoisti degli altri animali – che gradualmente impongono uno stato di sfruttamento alla fattoria-società peggiore di quello imposto precedentemente dal padrone umano. L’azione forse più sconvolgente operata dai maiali-dittatori è proprio quella di stabilire una “cooperazione” con gli avidi nemici umani, sopprimendo contemporaneamente ogni traccia della rivoluzione avvenuta. Il patto è sancito con un brindisi tra i maiali guidati da Napoleone e gli umani del Sig. Pilkington. Pochi attimi dopo, però, l’incontro è sconvolto da un violento diverbio nato da un motivo banale; e gli animali della fattoria, giunti a sbirciare ciò che stava succedendo, assistono ad uno spettacolo drammatico e crudelmente beffardo: le dodici voci dei litiganti sono diventate uguali, e i loro tratti identici, così che è impossibile distinguere gli umani dai maiali e i maiali dagli umani. Di nuovo la domanda: “Chi sono davvero, in questo caso, i predatori? Gli uomini o gli animali?”.
Paolo Crugnola