Anno d’uscita: 2017
Sito web: www.facebook.com/groups/machinacoeli
“Il comportamento umano scaturisce da tre fonti principali: desiderio, emozione, e conoscenza” diceva Platone negli anni che ancora precederanno la nascita del Cristo. Un periodo storico lontano dalla comune immaginazione, eppure alla base di tutto il sapere odierno. Per secoli l’uomo si è voluto sempre spingere oltre quello che di primo acchito si poteva vedere, ed è per questo impulso innato che l’umanità ha stimolato sensori creativi ed evolutivi per il progresso fino ai nostri giorni. Ma c’è un altra sorgente di desiderio: il raggiungimento di qualcosa di superiore, che possa nutrire lo spirito e sedarlo con il termine della ricerca. Lo stesso filosofo greco ha sempre sostenuto che tutto quello che stiamo cercando è già dentro di noi, solo è dimenticato nel profondo della nostra anima. Il sensore spirituale quindi sarà il carburante collegato alla copertina dei Machina Coeli. La desinenza del famoso filosofo si dirama nella ricerca della verità, altro elemento puramente astratto che tuttora si nasconde ai nostri occhi. Lo gnosticismo è il tema trattato in queste immagini; esso è una corrente filosofica, religiosa ed esoterica nata nel II e VI secolo d.C.. Dall’antecedenza della nascita del Dio cristiano quindi la copertina ci trascina in un viaggio strutturato in diversi periodi storici, con riferimenti mitologici e filosofici di antico e al tempo stesso alto livello, i quali hanno fatto da radice ai culti odierni. Pensiamo di “tridimensionalizzare” gli elementi portandoli su vari livelli: partendo dal background, lo sfondo è caratterizzato da un antico color pergamena che richiama molto il papiro egiziano. Ciò si collega ai Codici di Nag Hammâdi scritti sui tredici papiri che trattano testi gnostici e traduzioni dal greco al copto della Repubblica di Platone. Filigranato sul giallo ocra si intravede la rappresentazione di un labirinto a forma circolare, speculare alla struttura di quello cretese. Anche la sua forma non è lasciata al caso, in questo labirinto lo scopo non è di trovare la via d’uscita, ma arrivare al centro. Passo dopo passo infatti chi vi si addentra avrà come l’impressione di essere già vicino alla meta ma le vie si intersecano tra di loro creando l’effetto illusorio di raggiungimento e di allontanamento. La sua tortuosità farà scaturire nella mente un senso di meditazione e pensiero rivolto al modo in cui si riuscirà di nuovo a venirne fuori. La forma che appare nella copertina è precisamente quella del labirinto disegnato sulle mattonelle della cattedrale di Chartres, in Francia. Il senso del percorso è puramente spirituale e conoscitivo, infatti solo risolvendo il modo di entrare e riuscire dal labirinto farà formare una nuova cultura di fede. Immaginiamo di vedere ai pilastri di ingresso due statue come quelle delle figure in primo piano che si rivolgono reciprocamente i loro sguardi. I due bestiari che vediamo qui sono Abraxas e Chnoubis, due elementi presenti nello gnosticismo. Abraxas  nei talismani ha il potere evocativo di potenza e invincibilità, il suo nome deriva dalla paola Abracadabra che tradotta dall’ebraico significa “lancia la tua folgore fino alla morte”. Il suo amuleto protegge chi lo porta riconciliandolo con le leggi misteriose del mondo e dei poteri superiori. Chnoubis è un altro simbolo gnostico egiziano che sul talismano ha la funzione di preservare dai veleni e dalle malattie. “Gnosis” quindi si presenta come una dichiarazione di intenti. Il “desiderio” di ascolto “emozionerà” l’ascoltatore, portandolo a “conoscere” nuovi elementi. Il viaggio armonico si collegherà a quello fisico, passo dopo passo quindi ci si addentrerà nel labirinto delle sue allusive tracce. Solo conoscendo l’album si riuscirà ad arrivare poi alla verità dei suoi significati.
Sara “Shifter” Pellucchi