Anno d’uscita: 2015
Sito web: https://www.facebook.com/Leukemia
Effimera è la terra che plasma l’uomo nascente e lo inghiotte nella sua dipartita. La casualità delle forme che la terra crea – nei lavori del cantante Roberto Girola – la relativa effimerità del disegno pronto a scomparire come dune del deserto accarezzate dal vento, sono il ritratto della vita e di un gruppo, i Leukemia, che dalla transizione e dai suo meccanismi sono stati spesso coinvolti; racchiudendo questa magia, imprimendola in un album con parole ed immagini. L’esperienza dell’effimero nella condizione umana fu sperimentato dalla band – formata intorno al 1983 – con la dipartita del bassista Gigi Marinaccio e il batterista Fabio Cucinotta, a cui “Transizione” è dedicato. Un titolo giustamente appropriato anche per ricordare quei venticinque anni – dal 1994 – in cui il gruppo fermò il suonare collettivo per percorrere altri sentieri, per sottolineare come la casualità dell’incedere temporale porti a finali o inizi migliori, porti ad un ricongiungimento di vite, di celebrazione della vita. Roberto, nella chiusura di “Domani” canta del futuro, tra nascita del nuovo e mancanze: “Domani, per qualcosa in più / Domani, sì saremo ancora di più / Domani, ehi per qualche cosa in più / Domani sì, io non ci sarò più”. Nella prefazione del libretto – contenente testi sovraimpressi ai disegni di Roberto – l’ex bassista dei Leukemia, Stefano Marzorati, conclude indugiando ancora sul tempo, sul passato che non abbandona la band: “Per me è come riprendersi un pezzo del passato, una piccola testimonianza di cui andare orgogliosi, una fantastica avventura da rivivere sull’onda dei ricordi”. Ma invero, la band post punk non è solo passato, non è solo memoria, perchè la transizione è un passaggio e loro continuano a suonare vecchio e nuovo, a creare una continuità ed un futuro. Un’estetica qui assemblata graficamente da Aldo Lanfranchi, per imprimere una “Transizione” su carta; fermandola, contrastando quell’effimero che ricorre e non ci abbandona. “Ancora un passo e poi giù nel vento / Degli occhi tuoi che brillano / vivo nella memoria e non so chi sei / corri sempre fianco a me e non so chi sei”.
Alberto Massaccesi
“Transizione” – Leukemia
