Anno d’uscita: 1998
Sito web: www.nightwish.com

I Nightwish sono un gruppo musicale symphonic metal finlandese formatosi nel 1996 a Kitee. Nato come gruppo acustico, successivamente il loro sound si evolve fino a giungere al symphonic metal orchestrale di impatto cinematografico. “Oceanborn” è il loro secondo album, con ancora la fantastica voce di Tarja Turunen, pubblicato nel 1998 da Spinefarm Records. Ha raggiunto la posizione numero uno nelle classifiche finlandesi per parecchie settimane ed è stato certificato con il disco d’oro in Finlandia con più di 5.000 copie vendute.

La copertina ha prevalenza di colore blu che, ricordiamo, ha il potere di generare un senso di rilassamento e richiama chiaramente il paesaggio notturno. Immersa nelle acque dell’oceano vi troviamo una ragazza dai lunghi capelli neri e vestita tutta in bianco, simbolo della purezza. La ragazza è sdraiata a faccia in su, occhi aperti, ma non si notano macchie di sangue; anzi, il vestito che indossa, è ancora bianco e intatto. Quest’immagine con senso di malinconia, tristezza ma anche di qualcosa di naturale e sano richiama in un certo qual modo il dipinto Ofelia di Millais nonostante, in questo caso, i colori siano più proiettati verso il verde della natura.
Nel cielo ecco che viene rappresentato un occhio che sembrerebbe di un drago con al suo interno un mondo.

Viene poi rappresentato un gufo delle nevi, (noto anche col nome di civetta delle nevi) così come viene descritto nella canzone “Devil & The Deep Dark Ocean”. È un rapace simbolo della saggezza, della sapienza ancestrale ma che, a causa delle sue abitudini notturne, ha assunto nella cultura popolare significati negativi legate all’oscurità e al diavolo. Addirittura, in magia nera, c’è chi ne imbalsamava il corpo intero. Nei dipinti dell’eccentrico artista olandese del 1400 Hieronymus Bosch, soprattutto nelle opere Nave dei folli e Trittico del carro di fieno, la civetta compare di frequente anche se non viene mai rappresentata in primo piano e bisogna guardare bene i piccoli dettagli per riuscire a trovarla: essa ha un’accezione ambigua, ma sempre legata ai demoni.
Porta con sé una pergamena tra le zampe, chiusa da un nastro rosso come il sangue, forse per rappresentare al meglio il dolore causato dalla morte. O ancora per far capire he questa pergamena è indirizzata probabilmente alla ragazza, visto che il colore rosso vivo si unisce molto bene con le labbra di lei. Forse, in questo manoscritto, c’è proprio la storia di un amore maledetto o di una profezia.
«A snowy owl above the haunted waters – poet of ancient gods – Cries to tell the neverending story – prophecy of becoming floods».

Tutta l’immagine comunque viene racchiusa molto bene dalla prima canzone dell’album “Stargazers”, dove si parla di un legame universale, di una grande oasi nella vastità dell’oscurità e di qualcuno che, guardando gli occhi della notte, naviga nei vergini oceani. Insomma, ci porta con mano ferma verso un mondo incantato, come se fosse una favola, dove incantesimi e magia la fanno da padrone.
Antonella “Aeglos” Astori

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