Anno d’uscita: 1981
Sito web: http://www.blacksabbath.com/
Nel novembre del 1981 esce l’album “Mob Rules”, dei Black Sabbath, il secondo disco con Ronnie James Dio alla voce, registrato a Los Angeles al Record Plant Studios e prodotto da Martin Birch. La copertina dell’album in questione è un’opera dell’artista fantasy Greg Hildelbrandt disegnata negli anni ’70 che porta il titolo “Dream 1: Crucifiers” (“Sogno 1: i crocifissori”)Il disegno nasconde molto bene in basso, le parole “Kill Ozzy” (in basso vicino alla firma dell’artista). Sembra a tutti gli effetti una modifica voluta e rielaborata dalla band stessa ma si tratta di una pura coincidenza!
Accanto al telo, sulla sinistra, il gancio originario nell’immagine è stato trasformato in una croce.
Inoltre, se fissiamo anche per pochi secondi, il disegno che appare nella tela al centro della scena, notiamo che raffigura un volto satanico, con del sangue che cola. Geezer Butler, il bassista, ha affermato di esserci ispirato a una sorta di demonizzazione della Sacra Sindone.
Un’ulteriore curiosità è data dal singolare titolo del brano strumentale presente nel full-length: “E5150”! Questo strano codice alfanumerico sarebbe una trasformazione in numeri romani della parola “Evi”l (“Male” in inglese), decifrabile in questo modo: 5=V 1=I 50=L. I personaggi nella cover, invece, raffigurano  il “sabba”, che era una credenza della stregoneria diffusosi soprattutto nel Medioevo. Si tratta di un ritrovo notturno di streghe e stregoni presieduto dal diavolo, in onore del quale venivano celebrati riti magici e orge. Uomini col volto scuro e coperto da un cappuccio, abiti nello stile Medioevale, drappi rozzi, sporchi e rotti… Il volto nero potrebbe stare a significare che questi uomini hanno ormai perso tutto, negando la cristianità, votandosi a Lucifero.

Ma se stiamo bene a guardare uno di loro tiene una frusta e il volto del diavolo è insanguinato. Questo perché è amore del dolore e del sadico o forse perché gli uomini tentano in qualche modo di ribellarsi?
Antonella Astori