Vox Vult CD

Anno d’uscita: 2015
Sito web: http://www.simusband.com/
Avevamo già incontrato i Simus (band prog-metal della provincia di Como), lo scorso anno con la copertina del primo lavoro “Human Prison”; ora il cantante Mimmo d’Elia, ci descriverà la complessa e interessante copertina del loro ultimo album fresco di uscita, intitolato “Vox Vult”. Anzitutto bisogna iniziare a spiegare il titolo del disco…“Vox Vult” (dove “Vox” che viene dal latino, sta per suono, voce, canto) tradotto letteralmente è “La Voce Vuole” . La “volontà” di questa “voce/suono” si unisce al profondo significato dell’ ”Om”, il mantra più importante della religione induista, considerato appunto il suono primordiale da cui ha avuto origine la creazione del tutto. In questa ottica “Vox Vult” è  la Voce che crea e racconta allo stesso tempo, le storie delle undici tracce dell’album in una dimensione in cui, passato, presente e futuro coesistono simultaneamente. L’immagine principale della copertina è una testa dalle due facce che raffigura il dio “Giano”.  “Giano” (in latino Janus, da ianua che significa porta, passaggio) è il nome di un’antichissima divinità Romano-italica , il dio degli inizi, che come simbolo di buon auspicio presiede alle porte, ai passaggi, alle soglie sia di natura materiale che immateriale come può essere l’inizio di una nuova impresa. In questo caso presiede all’inizio della “nostra impresa”, del nostro lavoro, al passaggio immaginario, attraverso il quale l’ascoltatore viene introdotto al nostro universo musicale. Giano “Bifronte” , rappresenta l’uomo capace di agire nel suo presente guidato dall’intento del futuro ed è raffigurato con due teste ,come vuole la tradizione, poiché può guardare sia all’esterno che all’interno, sia al futuro che al passato, essendo “immanente”, ovvero presente dall’origine di ogni cosa in quanto non è figlio di nessun’altra divinità . E’ proprio questa sua caratteristica che lo collega all’ ”Om” come origine primordiale di tutte le cose. Passiamo alla parte interna dell’artwork dove di sicuro salta all’occhio il simbolo, o meglio i simboli, presenti sul cd fisico. Si tratta di un triangolo, di un quadrato e di un’altra figura che è per cosi dire “velata”. Il simbolismo del triangolo è antichissimo ed è presente in numerosissime tradizioni. Il nostro triangolo essendo equilatero è un simbolo di armonia e proporzione e rappresenta l’ascesi dell’essere umano verso il divino, il ritorno all’uno ed infine il divino stesso, ma da un punto di vista  universale  e quindi non necessariamente riconducibile ad una o più religioni. Anche il quadrato è un simbolo che si perde nella notte dei tempi. Esso con la sua antidinamicità rappresenta la terra, la giustizia,i quattro elementi, la materia, la materializzazione delle idee stesse. La figura che invece abbiamo definito “velata” o “nascosta”  è il cerchio della forma stessa del cd, che racchiude entrambi i simboli. Senza inizio né fine ,il cerchio rappresenta l’eternità, la perfezione,il ciclo perenne vita-morte, lo spirito ed il cielo in relazione alla terra (rappresentata appunto dal quadrato). In un’unica lettura il cerchio è il simbolo magico e perfetto del divino e della sua eternità; il quadrato in relazione all’eternità è il tempo ed è la manifestazione materiale del divino sul piano fisico ovvero sulla terra stessa; il triangolo è l’entità intermedia tra lo spirito (cerchio) e la materia (quadrato),  è “l’intenzione” attraverso il compimento della quale, l’uomo può trascendere e passare dalla molteplicità all’unità primordiale. Naturalmente non è un caso che la parola “Vox” si legga seguendo il triangolo e  la parola “Vult” seguendo il quadrato. Infatti la prima è formata da tre lettere e la seconda da quattro; Il triangolo e “Vox” sposano entrambi il mistero della primordialità e dell’origine dell’uomo, mentre il quadrato e “Vult” condividono quello della volontà-azione che si trasforma in materia-creato.